Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale

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Intelligenza Artificiale?
Balle!

L’AI si è mai scottata? Allora non può conoscere il fuoco.
L’AI ha mai rischiato di annegare, o si è mai fatta un bagno? Allora come può conoscere l’acqua.

Se fosse vera intelligenza saprebbe ragionare, sperimentare, non solo mettere insieme tante parole.
Se fosse vera intelligenza saprebbe fare considerazioni, non copiare e assemblare senza capire le opinioni altrui.
E via discorrendo su questo filone.

La cosiddetta intelligenza artificiale altro non è che un grande calcolatore, una macchina che calcola, ma non pensa davvero, non ha emozioni né sensazioni.

Sembra possa avere pensieri suoi perché riesce a raccogliere, computare e assemblare insieme tanti concetti, ma non li capisce realmente.
Perché se davvero pensasse come un essere vivente, svilupperebbe una sua coscienza di esistere, avrebbe una sua anima, potrebbe diventare un prezioso aiuto o il peggiore pericolo come bene descritto in alcuni film.
Non metto in dubbio che il suo utilizzo per automatizzare determinate funzioni non sia comodo, è di certo uno strumento efficace.

Finora si assiste al suo uso per recuperare e mettere insieme milioni di dati. Procedimento utile, certo, ma spesso con risultati paradossali proprio perché non sa ragionare né distinguere il vero dal falso, il reale dall’irreale.

Il cervello degli esseri viventi è assai più che un semplice, seppur potente, calcolatore. Molti hanno scritto meglio di me queste considerazioni; la mia convinzione è che sia impossibile creare vita artificiale che possa avvicinarsi davvero agli esseri viventi. Ma che questa continua ricerca sia soprattutto fonte di guadagno, o potere, anziché strumento per migliorare l’esistenza come veniva pronosticato dalla vecchia fantascienza.

L’essere umano è parte del tutto, è parte di Dio o di Tutto ciò che è, può procreare con la magia dell’unione uomo donna, ma creare in maniera artificiale, senza anima, senza amore è un inumano, innaturale, una forzatura che potrebbe avere conseguenze impensabili.
Anziché asservire, la tecnologia dovrebbe permetterci di vivere meglio.

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