Gratitudine – parte 2

Gratitudine – parte 2

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Essere grati

C’è sempre qualcosa di cui essere grati. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che hai già vicino a te. Un cuore grato rende felici.
(Buddha Siddhārtha Gautama)

“Ricordati che non essere felici significa non essere grati.” – Elizabeth Carter

Imparate ad essere grati mettendolo in pratica. “Si può imparare tutto e la capacità di sperimentare la gratitudine è una parte del carattere che è sempre possibile migliorare, se lo si vuole. Esistono diversi modi per farlo, come ad esempio scrivere ogni giorno su un “diario della gratitudine”. … Sapevate che l’efficacia della gratitudine nella vita delle persone è scientificamente dimostrata? Cit. Martin Seligman.

Imparare a essere grati per godersi davvero la vita
Che visione avete della vostra vita? Siete in grado di valorizzare ciò che di positivo avete? Su quali aspetti vi concentrate pensando alla vostra esistenza? I punti a seguire possono stimolare le riflessioni ed aiutarvi a cambiare prospettiva.

Aprite gli occhi al mondo. Uscire dal vostro guscio, guardate all’esterno, gli altri, rendetevi conto di tutte le cose che possedete e siatene grati. Osservate e prendete coscienza che ci sono persone che si trovano in situazioni peggiori e altre in situazioni migliori rispetto a voi. Potete scegliere se continuare a lamentarvi oppure iniziare ad essere grati, semplicemente per essere dove siete.

Rendetevi conto che la vita è cambiamento continuo, che si susseguono eventi, buoni o cattivi secondo i punti di vista. A volte succedono contrattempi, dei quali avreste fatto volentieri a meno, ma se solo pensate che sarebbero potuti essere di gran lunga peggiori, la prospettiva cambia. È importante rendersene conto ed essere grati del fatto che il problema non sia stato più grave.

Fate caso alle cose belle che vi succedono. Molte volte viviamo la vita in maniera distratta e frenetica, senza fare caso alle piccole cose belle che ci succedono ogni giorno, anche perché le cose più spettacolari sono più evidenti e saltano di più all’occhio. Tuttavia, se ci pensate un po’, vi accorgerete di quante cose positive ci sono nella vostra vita. È fondamentale ri-educarci per imparare a pensare in maniera proattiva e a vedere tutto quello che di bello avviene ogni giorno.

Circondatevi di persone con un atteggiamento positivo e riconoscente. Gli atteggiamenti negativi e pessimisti contagiano in fretta, per questo motivo è importante cercare di frequentare persone che nella vita abbiano una visione ottimista. Anche noi possiamo aiutare gli altri a vedere tutte le cose belle della loro vita, ma se il loro pessimismo persiste, allontaniamoci.

Smettete di fare le vittime. Nei momenti difficili o di grave perdita, è importante riconoscere e accettare il dolore del momento; dopo di che come chiusura del cerchio e per esorcizzare l’accaduto, lasciate andare. Siate grati per quello che possedete ora e per le opportunità che avete ancora davanti. C’è sempre qualcosa di favorevole, anche se all’inizio è difficile individuarlo.

Essere grati è una qualità che tutti ammiriamo nel carattere degli altri, vero? Per questo motivo non ci sono scuse. Tanto meno c’è un’età per essere grati, non si è mai troppo giovani o vecchi per cercare di essere positivi e valorizzare tutte le cose meravigliose che si possiedono. Provateci! Vedrete che inizierete poco a poco a sentirvi grati delle piccole cose che vi capitano.

Essere capaci di ringraziare è un atteggiamento che si rivela utile in più occasioni, perché permette di stemperare tensioni e prevenire conflitti. Molti litigi, infatti, nascono per egoismo e opportunismo: spesso si cerca aiuto, in un momento di necessità, dimenticando subito dopo sia la persona, sia il bene ricevuto. Oppure, peggio, si dimostra ingratitudine generale per quello che la vita ci ha dato, seguendo il famoso proverbio “l’erba del vicino è sempre più verde”… ma siamo certi sia proprio così? Ringraziate ! Siate grati sempre e comunque.

Esprimere gratitudine. Esprimere gratitudine rende la vita più leggera, libera la mente dalle zavorre, ci migliora. Parallelamente, chi riceve il nostro “grazie” sarà felice di aver dato una mano e saprà che il suo sforzo non è stato vano. Esprimere gratitudine, essere grati, genera un circolo virtuoso che alimenta la soddisfazione personale e arricchisce il contesto sociale. Qualsiasi sia il motivo della nostra gratitudine, questa si manifesta quando riconosciamo il valore dell’altro nella nostra vita, quando ne apprezziamo i gesti incondizionati, sentendo in noi il desiderio di ricambiare. Si innesca così un circolo virtuoso che stimola l’empatia e rafforza i legami con le persone che ci circondano, in modo autentico.

Ringraziare dovrebbe essere un gesto naturale. Eppure, complice la frenesia del vivere moderno, capita di diventare ingrati senza nemmeno rendersene conto, perché la memoria cancella spesso un gesto gentile; il motivo di frequente risiede nel dare tutto per scontato, nell’attribuire poca importanza a cose che, invece, ne hanno eccome. C’è chi riceve e poi nega di aver ricevuto perché non vuole ammettere di essere stato in difficoltà, o perché è abituato solo a prendere. C’è chi dona per sentirsi forte e potente, chi aiuta per alleviare un senso di colpa o per manipolare il suo interlocutore. In questi casi, se ci pensiamo, può nascere l’ingratitudine perché si avverte una mancanza di trasparenza. In ogni caso comunque, l’incapacità di dire “grazie” nasconde quasi sempre un disagio che, a lungo andare, rischia di logorare anche i rapporti più solidi.

Gratitudine come sentimento, come riconoscenza dell’anima. Niente a che fare con il contraccambio di tipo materiale. Quando si aiuta qualcuno con gioia, non ci si aspetta nulla. E chi riceve non deve sentirsi obbligato a ricambiare. Spesso le persone si scambiano favori come fosse un continuo baratto, con l’ansia tipica di chi vuole ripagare un debito. Sentirsi grati vuol dire altro. È la consapevolezza di aver ricevuto sostegno in un momento difficile, per esempio, serbandone il ricordo e se la stessa persona avrà bisogno di noi, fosse anche tra 20 anni, ricambiare con altrettanta benevolenza. Probabilmente non capiterà, ma di certo non ce ne dimenticheremo.

Scrivere per dire “grazie”. Come detto sopra, scrivere motivi per cui essere grati è una abitudine assai valida, altrettanto funziona se non ti riesce di esprimere a parole la gratitudine verso che ti ha aiutato e sostenuto. Un ottimo modo per esprimere gratitudine è scrivere un biglietto, una lettera, un’email, in cui spiegare quanto hai apprezzato l’aiuto ricevuto. È una piccola grande cortesia che non ha controindicazioni, anzi testimonia la sensazione di gioia e serenità a te e al tuo destinatario.

Dichiarare la propria gratitudine è un’abitudine da coltivare. Utilizzare un diario per annotare i motivi per i quali essere grati, può essere ulteriormente integrato con frasi, foto, eventi, gesti ricevuti o donati, giorno per giorno. Una specie di diario in cui annotare e rileggere quanto siamo davvero in grado di esprimere gratitudine e quanto lo sono gli altri nei nostri confronti. Quali parole o atteggiamenti ci fanno stare bene, ma anche: cosa ci dà fastidio e per quale motivo


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