Gratitudine

Gratitudine

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Gratitùdine s. f. [dal lat. tardo gratitudo – dĭnis, der. di gratus «grato, riconoscente»]. – Sentimento e disposizione d’animo che comporta affetto verso chi ci ha fatto del bene, ricordo del beneficio ricevuto e desiderio di poterlo ricambiare (è sinonimo di riconoscenza, ma può indicare un sentimento più intimo e cordiale): avere, sentire, nutrire gratitudine per (o verso) qualcuno; serbare, mostrare gratitudine a qualcuno; gratitudine sincera, profonda; atto, manifestazione, segno di gratitudine.
(Tratto dal Dizionario della lingua italiana Treccani)

Grazie, Grazie, Grazie

Inizia così se non sai bene come fare, ripeti con tutto il cuore e vedrai cosa succede…
tratto da Ti Amo Comunque” di Lorenzo Capuano

“… il segreto della più grande ricchezza non è un segreto, ma poiché sono così poche le persone che lo conoscono e lo praticano, rimane fuori dalla portata delle masse.
La maniera più facile, più diretta e più fruttuosa per incrementare il vostro benessere materiale è essere grati

La Gratitudine, proprio come il cuore, è come un muscolo; più la si esercita, più diventa forte…

a furia di preoccuparci per ciò che non abbiamo, non riusciamo più ad apprezzare ciò che abbiamo già. Prima di chiedere di più, apprezzate ciò che possedete già. Se non siete soddisfatti di ciò che avete, difficilmente lo diverrete con quello che acquisterete. Non voglio dire che dovete convincervi che siete felici quando non lo siete affatto; oppure che dovete sopportare situazioni spiacevoli, e nemmeno che dovete avanzare nella vostra vita con attitudine da martire. Quello che intendo è che coloro che sono in grado di apprezzare ciò che già possiedono, lo saranno ancora di più quando conquisteranno una situazione oggettivamente migliore. Ma se voi vi fissate su ciò che vi fa soffrire, anche se tale situazione cambia potreste rischiare di soffrire ancora di più.

La Gratitudine è un tipo di preghiera che va molto al di là di ciò che viene chiesto con essa, perché se vi dimostrate grati voi diventate più ricchi, (spiritualmente e) perfino materialmente. Si tratta della più potente forma di meditazione e coloro che la praticano sono non solo le persone più felici del mondo, ma (in tutti i sensi) anche le più ricche.”
tratto da Avere di più facendo di meno” di Alan Cohen, scritto nella maniera che avrei voluto esprimere io stesso.

Noi siamo sostanza pensante e la sostanza pensante prende sempre la forma di ciò che pensa… La mente grata è costantemente fissa sul meglio; perciò, tende a diventare il meglio.”
Cit. Wallace D. Wattles – La Scienza del Diventare Ricchi

Dov’è la gratitudine

Ogni meccanismo presente in tutto l’universo ha lo scopo di favorire la nostra esistenza. Dall’ossigeno che respiriamo ai moti delle galassie più remote, ogni cosa si inserisce in un sistema più grande e complesso che ha come unico scopo quello di evolvere se stesso e favorire la vita.

Senza gratitudine, tutti questi meravigliosi e continui miracoli che l’universo ci mette a disposizione, passano inosservati.

La gratitudine permette all’individuo di comprendere una verità fondamentale: che egli è il beneficiario principale di questi miracoli.

La gratitudine è quel potere che conduce l’uomo ad una connessione più profonda con la vera natura delle cose.

Ma attenzione, qui non si parla di un universo fantasioso basato su speculazioni visionarie o fantascientifiche, qui si parla di un universo molto più scientifico, spirituale e tangibile che porta i suoi doni alle sue creature senza chiedere nulla in cambio se non, appunto, gratitudine.

Perchè la gratitudine

La gratitudine pratica è una calamita di gioia e prosperità.

Dato che noi siamo esseri pensanti che prendono la forma di ciò che si pensa, cosa credete che vi accada quando iniziate a sentirvi grati?
Iniziano a palesarsi eventi e situazioni favorevoli proprio a quello stato mentale. Perché?

Perché la gratitudine genera l’energia, lo stato di grazia che attrae altre energie ed eventi tali da far verificare, manifestare ciò che sinceramente desiderate e visualizzate. Ma non solo.

La gratitudine è anche un meccanismo di purificazione interna che vi consente di fare pulizia di tutta la negatività che avete dentro: pensieri, comportamenti, immagini mentali, ecc.

In definitiva la gratitudine è un potente catalizzatore che può trasformare un’esistenza, per così dire, vuota, in una vita in cui ogni giorno gravitano eventi magici e meravigliosi.

Cos’è la gratitudine

La gratitudine è una potente esperienza positiva capace di promuovere una vita più felice e piena. Ma da dove trae la sua origine?

La sensazione di gratitudine parte da una percezione di soddisfazione nei confronti di sé stessi e della propria vita esattamente come, all’opposto, risentimento e rabbia sono espressione di una insoddisfazione nei confronti della propria esistenza.

Essere grati diventa una concezione della vita, un modo di porsi nei confronti del mondo e degli altri, una prospettiva che non considera tutto scontato e dovuto.

Proprio questo contraddistingue la gratitudine e la identifica come il sentimento positivo per eccellenza: poiché ristruttura alla base il nostro rapporto con il mondo, perché ogni cosa diventa un dono, ogni esperienza non scontata, ogni momento trascorso in vita prezioso come fosse l’ultimo.

Non saranno più solo le esperienze eclatanti a renderci felici ma anche i piccoli dettagli che alla persona ingrata sfuggono completamente.
La gratitudine rende la vita a colori mentre essere poco grati vuol dire vivere in bianco e nero.

La gratitudine non è qualcosa con cui si nasce, non è determinata dalla genetica ma è una virtù che ognuno di noi può coltivare spontaneamente, con la volontà, la costanza e la pratica.

La prima cosa che molti si domandano quando si parla di gratitudine è “ma per cosa devo essere grato?”.

La domanda stessa, ahimè, trae la sua origine dalla mancanza di gratitudine o meglio dal ritenere implicitamente che per essere grati ci debbano essere delle ragioni eclatanti, dei fatti oggettivi speciali.

Proprio questo atteggiamento fa sì che la gratitudine non emerga e non abbia la possibilità di fiorire. Occorre cambiare prospettiva e imparare a soffermarsi sulle piccole cose.

Un buon primo passo è smettere di dare tutto per scontato. Il fatto che respiri, che godi di un certo livello di salute, che tu possa parlare, muoverti, incontrare altre persone sono miracoli per cui essere profondamente grati in ogni momento.

I piccoli gesti che condividiamo con altre persone, il caffè preparato ogni mattina con amore dal partner, il grazie ricevuto da una signora anziana che hai aiutato, il sorriso di un figlio quando torni a casa, la bellezza di un tramonto o godersi l’aurora, sono tutte cose meravigliose per cui essere grati e che troppo spesso non vengono nemmeno viste nella vita quotidiana.

Inoltre dobbiamo smettere di osservare il mondo attraverso il filtro deformato della negatività in cui tutto è brutto, preoccupante, e allarmante.
Infine, occorre superare l’arroganza di attribuire agli altri e al mondo tutti i torti e a noi tutti i meriti.

Una volta iniziato a capire per quante cose ognuno di noi può essere grato e che vederle o meno è una questione di scelte, si apre una nuova fase della nostra vita.

Come osservare e mostrare gratitudine

Chi è grato sorride di più e non si lamenta in continuazione, non si arrabbia se deve stare fermo in coda, non aggredisce qualcuno per sfogare la propria tensione.

Una persona grata non trova scuse e si assume la responsabilità delle proprie azioni.

La manifestazione della gratitudine passa attraverso piccoli gesti, importanti dettagli. Le persone grate non sono sempre di corsa, trafelate e costantemente in ritardo, si concedono il tempo per soffermarsi sulla bellezza che li circonda.

All’inizio ci si può allenare con le persone che sono più a stretto contatto con noi come i genitori, i figli, i colleghi, gli insegnanti, tutte quelle persone che in qualche modo sono parte della nostra vita e che possono acquisire un ruolo molto più bello se esprimiamo loro gratitudine.

Un altro modo molto efficace per coltivare la gratitudine è quello di scrivere magari ogni giorno almeno tre ragioni per cui essere grati. Questo esercizio di scrittura contribuisce piano piano a ristrutturare la nostra visione del mondo e in esso la nostra parte.

Benefici della gratitudine

Molte ricerche hanno dimostrato gli effetti positivi della gratitudine sulla salute e lo stato di benessere. La gratitudine è uno stato emotivo complesso associato con effetti a livello personale e sociale.

Sul piano neurologico la sensazione di gratitudine si manifesta con un’attivazione di alcune aree della corteccia prefrontale responsabili dei meccanismi di riconoscimento e ricompensa sociali e della regolazione della moralità e dell’etica. Alcune ricerche indicano anche un rilascio di endorfine che sono connesse a rilassamento e benessere.

Oltre agli aspetti prettamente psico-fisiologici sono molto importanti le conseguenze sociali dell’espressione della gratitudine. Infatti, essere grati contribuisce ad aumentare la sensazione di fiducia che è a sua volta abbassa i livelli di ansia e stress.

Vivere e praticare la gratitudine è un antidoto potente al malessere diffuso nella nostra società. Non a caso, la gratitudine è anche il fondamento di ogni tradizione spirituale e religiosa, in particolare nella meditazione.

Pertanto, se vogliamo vivere sereni, rilassati, soddisfatti, non dobbiamo provare a condizionare gli eventi esterni ma lavorare sul nostro mondo interiore sviluppando al meglio un profondo senso di gratitudine.

Come già anticipato, anche per la gratitudine vale la regola di sviluppare da noi stessi la pratica.

Il punto di partenza potrebbe essere proprio quello della scrittura nel proprio diario di una serie di cose per cui essere grati e magari anche di una serie di azioni concrete da svolgere durante il giorno per manifestare la propria gratitudine agli altri e al mondo.

Praticando, il concetto stesso di gratitudine diventerà più chiaro e ci verrà quasi automatico esprimerla con costanza fino a che ci sembreranno fuori luogo gli atteggiamenti arroganti, spocchiosi, vittimistici e lamentosi che così spesso vediamo in molte persone.

L’altruismo è parte integrante della gratitudine. Può sembrare un paradosso ma fare bene agli altri, aiutare, servire, mettersi a disposizione, fa bene sia a chi riceve l’aiuto sia a chi lo offre. La nostra storia evolutiva è fondata su questo.

Gli esseri umani si sono evoluti grazie alla capacità di collaborare tra loro, abilità molto più spiccata di quella degli animali. Infatti per garantire che questa caratteristica venisse selezionata la natura ha usato il piacere e la sensazione di benessere che il comportamento altruistico genera in chi lo adotta. L’altruismo fa bene in egual misura agli altri come a se stessi.

Essere altruisti significa essere generosi, caritatevoli, disponibili, filantropi. Tutto ciò ha risvolti concreti e profondi sul nostro benessere in quanto riduce lo stress, rafforza i rapporti, ci fa adottare nuove prospettive e sviluppa la nostra empatia. L’altruismo genera uno stato di maggior benessere psicofisico in chi lo manifesta.

La gratitudine è lo stato d’animo incomparabile, delizioso, miracoloso che porta luce, gioia e serenità nella vita di chi la vive, la pratica e di riflesso nell’anima delle persone con cui interagiamo.

Coltivare la gratitudine è un po’ come prendersi amorevolmente cura delle piante in natura, esse ci ripagano l’affettuosità con abbondanza assai maggiore di quanto avremmo mai immaginato.

Siamo potenti co-creatori della realtà

“La gratitudine vi permette di percepire cose che non avevate mai pensato di poter percepire. È un organo superiore di percezione grazie al quale è possibile apprezzare una verità fondamentale: l’universo opera misteriosamente e noi siamo i costanti beneficiari della sua generosità.”
Cit. Barry Michels, Phil Stutz

In genere, come esseri umani, subiamo passivamente gli eventi come se non avessimo nessun controllo perché ci piace immaginare che reagiamo ad un mondo oggettivo, mentre in effetti reagiamo ad un nostro mondo interiore (soggettivo) così potente da interagire con la realtà.

Tendiamo a immaginare la vita come un qualcosa “che ci capita” senza renderci conto invece che siamo potenti co-creatori di questa meraviglia chiamata esistenza.

Può sembrare difficile da immaginare ma l’oggettività, in quanto tale, non esiste.

Viviamo in un mondo soggettivo semplicemente perché il mondo e la realtà viene percepita dalla nostra natura umana.

La gratitudine: il nemico della negatività

La nostra mente non è soltanto un filtro tra il mondo esteriore e il mondo interiore ma è una componente che, in un certo senso, genera e modifica quello che è l’apparente mondo esteriore.

Ecco perché è di fondamentale importanza capire che è la nostra mente che dà un significato alla realtà e non il contrario.

Noi, potenti creatori, invece, spesso viviamo come se fosse la realtà a dare un significato alla nostra esistenza limitando, così, la ricchezza che ci è stata concessa.

Uno dei fattori che delimitano fortemente il nostro reale raggio d’azione è la negatività. E indovinate chi è il nemico numero uno della negatività? Esatto, proprio la gratitudine.

Gli ostacoli che vi impediscono di diventare e realizzare ciò che desiderate essere, nascono tutti dalla negatività. È come una zavorra che vi impedisce di volare. La gratitudine annienta quella zavorra consentendovi di spiccare il volo.

Quando arrivano momenti difficili

Ad esempio, quando attraversate dei momenti particolarmente difficili, la gratitudine vi consente di disporre dell’energia sufficiente per affrontarli e andare avanti.

Tutti gli stati mentali negativi come ansia, depressione, scarsa autostima, apatia, paranoia, paura possono essere inibiti con la gratitudine.

Partiamo dal presupposto che tali stati mentali vengono creati nella vostra mente. La maggior parte delle volte non vi è un reale fattore esterno che provoca quegli stati.

Il più delle volte la negatività prende la sua forza da un pensiero che, preso singolarmente, può addirittura sembrare innocuo.

Tale pensiero tuttavia, se mantenuto nel tempo, può ingigantirsi sempre di più, portando ad oscurare la vostra mente tanto da non poter più scorgere le luce del sole, cioè la positività della vita stessa.

L’unico modo per debellare questa oscurità è attraverso l’uso consapevole e volontario della gratitudine.

Anche la gratitudine è uno stato mentale, anzi molto, molto di più (quel senso di spensieratezza e serenità che avvertite quando siete grati per qualcosa) e anche la gratitudine può essere attivata da un singolo pensiero intenzionale.

Quando, nel corso della giornata, vi accorgete che i vostri pensieri vi stanno portando nella direzione sbagliata, utilizzate subito un pensiero di contrasto per annullarne gli effetti; pensate a qualcosa per cui essere grati, anche una cosa piccola, come già detto.

Questo non solo spezzerà “l’incantesimo” dei pensieri negativi ma vi riporterà ad uno stato mentale più felice e produttivo con tutti gli ottimi effetti collaterali che questo produce.

Ricordate che siete presenti e immersi in un universo estremamente generoso, un universo che ha creato la vita e che vive lui stesso per perpetrare la vostra esistenza. Tutto il potere è lì.

Se entrate in contatto con questa fonte perpetua di generosità entrerete in contatto con una fonte perpetua di gratitudine che farà brillare costantemente le vostre esistenze.

Nessuna magia fantasiosa, ma basi grandemente scientifiche e antichissime tradizioni spirituali su cui poggia la Gratitudine.

Come sviluppare la gratitudine ogni giorno

Se non siete grati delle cose che già avete come potete sperare di ricevere le cose che ancora non avete ma che desiderate?

Ci sono diversi metodi per sviluppare un profondo ed appagante senso di gratitudine. Ciò che è comune a tutti questi metodi è sicuramente l’abitudine a trovare qualcosa per cui essere grati.

Potete svolgere questo esercizio mentalmente oppure con un diario, purché lo facciate diventare una buona abitudine quotidiana.

Potete essere grati per qualunque cosa, grande o piccola, purché vi sentiate davvero riconoscenti verso quella cosa. Scegliete almeno tre cose, eventi o aspetti della vostra vita per cui vi sentite davvero grati.

Anche una penna può essere una cosa per cui esser grati

Con il tempo troverete sempre più cose di cui essere grati. Magari, all’inizio, avrete delle difficoltà nel pensare a cose per cui essere riconoscenti o magari vi verranno in mente cose molto grandi e importanti per voi.

Con il passare dei giorni, però, inizierete a comprendere che anche cose come una penna o una matita o questo meraviglioso sito, sono cose di cui essere grati e inizierete a sentirvi persone estremamente fortunate.

Cercate di trovare equilibrio tra cose consuete, comunque mai scontate, e nuovi aspetti per i quali essere grati.

Non devono essere necessariamente oggetti ma possono essere anche eventi, oppure situazioni che “ancora non” vi stanno accadendo o che vi sono accadute in passato.

Ci sono veramente tantissime possibilità di scelta per cui essere grati.

Fate questo esercizio di gratitudine finché vorrete che la vostra vita sia ricca di amore, salute, prosperità, gioia, serenità, grazia, e ogni genere di miracolo possiate sinceramente desiderare.

La gratitudine è la potenza in grado di cambiare la nostra intera esistenza. La gratitudine trasforma la vita da ordinaria in costante e reale miracolo.


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