Buon Vivere – parte 2

Buon Vivere – parte 2

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Buon Vivere

Sull’Abitare – Parte 2

Trovato il luogo giusto dove vivere, resta da scegliere il tipo di abitazione: sia essa una casa, un appartamento, un rustico, una roulotte, una villa o altro. Ci si può trovare benissimo nel centro di un borgo come ai margini di un paese, affacciati a una spiaggia, circondati da campi o in una baita sperduta.

Noi abbiamo scelto una abitazione circondata da un terreno che ci permette di coltivare in permacultura il necessario alla nostra auto-sussistenza. Nutrirsi di prodotti vegetali coltivati con le nostre mani è una esperienza benefica che risveglia e ridona leggerezza all’anima.

Le dimensioni dell’abitare come del terreno sono variabili per ciascuno. C’è chi sta bene in una soluzione di poche decine di metri quadrati, come chi invece abita in centinaia di metri quadrati, e lo stesso vale per l’appezzamento. Si può coltivare moltissimo anche in appena 100 metri quadrati, mentre c’è chi ama circondarsi di ettari di terreni, campi, boscaglie o litorali.

L’orientamento dell’abitazione e la sua disposizione sono altri fattori da valutare.

Noterai che molte costruzioni antiche, nella fattispecie monasteri, istituti religiosi, cappelle, castelli e altri del genere, si trovano arroccati oppure aggrappati a rocce come loro estensioni quasi naturali, oppure sono talmente bene inseriti nel panorama da stentare a riconoscerli. Questo perché in passato c’era la coscienza delle difficoltà del costruire, e un edificio doveva durare il più possibile. Anche per questo venivano interpellati geomanti, rabdomanti e altre figure dotate della sensibilità necessaria per individuare zone idonee sulle quali edificare. Venivano esplorate zone per evitare flussi d’acqua sotterranei, falde, faglie o sedimenti friabili, fino a identificare sottosuoli rocciosi, densi e stabili sui quali posare pietre che sarebbero potute durare anche per i posteri.

Il passaggio successivo era la scelta dell’orientamento. L’asse delle costruzioni è spesso posto in diagonale di varie gradazioni rispetto ai punti cardinali, per permettere lo svolgimento delle funzioni al meglio. Tralasciando i rituali sacri e altre cerimonie, semplifichiamo dicendo che in zone prevalentemente calde è opportuno avere porte e finestre orientate sugli assi est-nord-ovest, mentre nelle zone particolarmente fredde era preferibile esporsi all’opposto sugli assi est-sud-ovest. Le ragioni sono ovvie.

Ci sono di esempio opposto a quanto detto: costruzioni che seppure edificate di recente si disgregano in tempi brevissimi, altre al cui interno sono perennemente buie e umide, oppure troppo afose e opprimenti.

Verrebbe da dire che la modernità abbia in gran parte perduto la capacità di costruire edifici sani, ma a dire il vero sappiamo bene che le esigenze economiche e capitalistiche abbiano preferito il lucro alla salubrità. A discapito di una attuale maggioranza di costruzioni insalubri, gli studi sono in continua progressione, riconoscendo e integrando le abilità passate e sopra descritte.

È possibile abitare in edifici sani, ma spesso sono più costosi, e altrettanto spesso è possibile identificare vecchie costruzioni abbandonate che nonostante il disuso mantengono intatte la struttura dimostrando di essere state ben ideate. Non a caso per chi è curioso di trovare soluzioni interessanti ci sono molte possibilità di scelta disponibili, specialmente nei sobborghi periferici e in vecchi borghi abbandonati per l’inurbamento passato, ovvero vecchi edifici da recuperare nei quali ricavare eccellenti soluzioni, proprio nelle zone congeniali.

Nel caso invece abbiate intenzione di trasferirvi in aperta campagna, collina o montagna, e in zona non vi fossero costruzioni riutilizzabili, potreste optare per soluzioni prefabbricate che possono essere assemblate in loco, previe autorizzazioni. Anche in questo caso il mercato offre tantissime scelte, dalle case gioco in legno sottile, a baite in legno ad alta tenuta termica, fino a prefabbricati altamente performanti, ecologici e dotati di ogni comfort.

Naturalmente i materiali con i quali un edificio è costruito sono altrettanto importanti; il tanto diffuso cemento armato non è poi la soluzione migliore, piuttosto la più commerciale utilizzata. Dove possibile sono da preferire materiali come il legno, le pietre locali, abbinati ai metalli come acciaio, rame, alluminio, ma anche quelli sintetici come il pvc e altri innovativi come i policarbonati e simili.

 


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